Il ritorno degli Zombi
Ferragosto porta le prime tempeste di pioggia e vento, che spazzano via gli alberi meno robusti, mettendo il mare in burrasca. Eppure i morti viventi sono sempre lì, nessuna tromba d’aria riesce spazzarli via. E’ il ritorno degli zombi da spiaggia, da discoteca e da passeggio in centro o sul lungomare: il catalogo è ampio e variegato. Le solite coppiette di qualche anno fa, chiuse a riccio nelle loro mediocrità, avanzano barcollando malamente nei centri commerciali. Alle cinque del mattino della domenica le nuove leve hanno ancora le macchine parcheggiate in doppia fila, sul lungomare delle discoteche.
Alle prime luci dell’alba i locali notturni vomitano disgustati cafoni in camicia bianca e donnine dal culo grosso in abitino scuro sopra al ginocchio. Forse si sentiranno (magari fingendo) pure dei tipi di prim’ordine. Sono solo dei disperati. E in fondo sono i primi a saperlo.
E’ la disperazione spirituale che nasce dal mancato contatto con il divino, è la consapevolezza che si sta percorrendo una strada che non porta da nessuna parte, è la richiesta che arrivi qualcuno in aiuto prima che sia troppo tardi…